Il Museo Archeologico Nazionale “Domenico Ridola” a partire dal 14 giugno ospiterà la mostra temporanea “Il patrimonio ritrovato – Reperti archeologici recuperati dalla Guardia di Finanza in Basilicata”, che sarà visitabile fino al 14 luglio 2024.
La mostra offre una preziosa opportunità per scoprire i reperti archeologici, databili tra il VI e il IV secolo a.C., recuperati dalla Guardia di Finanza nel corso di tre importanti operazioni condotte negli anni 1982, 1990 e 1996.
Questi oggetti, provenienti dall’antica Daunia e dalla Magna Grecia, testimoniano l’efficacia delle operazioni di contrasto al traffico illecito di reperti archeologici da parte delle autorità. Tra i manufatti esposti si trovano vasi policromi in “Stile di Gnathia”, gutti con mascheroni a rilievo, crateri a figure rosse, nonché importazioni dalla Grecia come una kotyle da Corinto e oggetti ateniesi.
La mostra celebra il lavoro della Guardia di Finanza, unità che ha giocato un ruolo cruciale nelle operazioni di recupero e che continua a svolgere una fondamentale attività di tutela del patrimonio culturale. La Guardia di Finanza, con il suo costante controllo del territorio e delle principali vie di comunicazione, ha reso possibile la restituzione al patrimonio dello Stato di molti reperti trafugati dai siti archeologici di cui è ricca l’Italia Meridionale e la Basilicata in particolare. Le operazioni di recupero hanno permesso di restituire alla collettività numerosi tesori nascosti, preservando la nostra eredità culturale per le generazioni future.