Un percorso segnato da significative trasformazioni, che ha saputo imprimere una forte spinta verso l’innovazione e l’inclusività.
Dopo quattro anni di intensa attività e importanti traguardi raggiunti, l’otto novembre Annamaria Mauro lascia la guida dei Musei nazionali di Matera.
Il DPCM 15 marzo 2024, n. 57, all’art. 24, comma 3, lettera b), ha inserito tra i musei, parchi archeologici e altri luoghi della cultura di rilevante interesse nazionale dotati di autonomia speciale il nuovo istituto denominato “Musei nazionali di Matera-Direzione regionale Musei nazionali Basilicata”. In tal modo, il regolamento di organizzazione è intervenuto sul preesistente assetto organizzativo modificandone la struttura, mediante l’accorpamento dei Musei nazionali di Matera con la Direzione regionale Musei della Basilicata.
Pertanto, Il Ministero della Cultura procederà ad un nuovo interpello per il conferimento dell’incarico di direzione del nuovo istituto.
Nominata direttrice nel 2020 in un momento critico per la comunità intera in cui i Musei erano chiusi al pubblico per l’emergenza Covid. La direttrice dichiara: “Sedermi alla direzione del Museo nazionale di Matera con le sue straordinarie sedi, Palazzo Lanfranchi, Museo Archeologico Nazionale “Domenico Ridola”, Ex Ospedale San Rocco con annessa la Chiesa del Cristo Flagellato, mi ha emozionata e nello stesso tempo caricata di un grande senso di responsabilità. La mia voglia di fare e fare bene, la mia passione per il lavoro, la mia dedizione per i luoghi della cultura di questa città e il forte senso di appartenenza hanno contribuito alla conservazione delle collezioni e all’innovazione dei musei aprendoli alla contemporaneità”.
Durante la sua direzione, ha guidato il riallestimento del Museo Archeologico Nazionale “Domenico Ridola”, introducendo percorsi multisensoriali come “Tiresia, il mito tra le tue mani”, che offre un’esperienza unica e accessibile anche a persone con disabilità visive, attraverso l’esplorazione tattile di antichi reperti della Magna Grecia.
I nuovi spazi espositivi dedicati alla Collezione Rizzon, presentano gli affascinanti vasi che illustrano la vita e i miti dell’antichità in una suggestiva cornice che arricchisce l’esperienza di visita del museo.
Divenuto simbolo della città di Matera, il fossile della balena Giuliana, è stato in questi anni oggetto di un faticoso e delicato restauro. Attualmente esposta al Museo Ridola, Giuliana sarà ulteriormente valorizzata con interventi volti a migliorare l’accessibilità e la fruizione da parte di tutti con l’obiettivo di raggiungere un pubblico sempre più vasto.
“A cì appartjn? Vicinati. Etnografie di oggetti” è la mostra permanente, inaugurata a luglio di quest’anno, che, per la prima volta, espone gran parte delle collezioni etnografiche appartenenti ai Musei nazionali di Matera, allestita all’interno della Chiesa del Cristo Flagellato dell’Ex Ospedale San Rocco.
Tante le mostre di rilievo realizzate in questi anni, come la mostra internazionale “Da Matera a Pompei. Viaggio nella bellezza”, che ha esplorato il ruolo della donna nell’antichità attraverso gioielli e oggetti d’arte di epoche diverse, legando le culture della Basilicata e di Pompei in un percorso di confronto tra iconografie e stili antichi.
Parallelamente, l’esposizione itinerante “Il racconto della bellezza – Tesori della Basilicata antica”, nato dalla collaborazione tra la Direzione generale Musei del Ministero della Cultura italiano e la Direzione generale per la Diplomazia pubblica e culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. È attualmente ospitata al Museo dell’Acropoli di Atene la mostra “Civiltà antiche della Basilicata. Tesori ritrovati. XI-VI sec. a.C.” che porta il patrimonio storico regionale su un palcoscenico internazionale, presentando al pubblico capolavori dell’età del Ferro e dei popoli italici della Basilicata pre-greca, molti dei quali provenienti dai depositi raramente esposti.
Sotto la guida della direttrice Mauro, anche la recente riapertura di Palazzo Lanfranchi dopo un esteso restauro che, oltre a riportare alla luce elementi architettonici originari, ha restituito alla comunità un museo completamente rinnovato, con nuove tecnologie immersive che rendono fruibili le opere attraverso installazioni multimediali, offrendo un approccio più coinvolgente per i visitatori.
Tanti i progetti espositivi di rilievo realizzati in questi anni, come “Futurismo italiano. Il contributo del Mezzogiorno agli sviluppi del movimento”, che hanno arricchito il panorama culturale e promosso il dialogo tra il patrimonio del Sud Italia e movimenti artistici di respiro internazionale.
Non meno importante è stato l’impegno per il coinvolgimento delle famiglie e dei più piccoli.
Attualmente ogni sede dei Musei nazionali di Matera è dotata di baby pit stop, realizzati nell’ambito del progetto promosso dall’Unicef ed accolto dal Soroptimist International d’Italia, che agevolano la permanenza delle famiglie in visita negli spazi dei musei.
Collaborazioni con partner nazionali hanno reso i musei luoghi di apprendimento dinamici e partecipativi. Una sala didattica dedicata ai più piccoli è presente nella sede dell’Ex Ospedale San Rocco, nel Museo Ridola e nel rinnovato Palazzo Lanfranchi, che ospita la riproduzione dell’opera “Lucania ‘61” di Carlo Levi con mattoncini LEGO®.
Tanti i progetti multimediali, con le app realizzate per il miglioramento della fruizione del percorso di visita “Tiresia. Il mito nelle tue mani” che permette di accedere a interessanti e curiosi approfondimenti sui reperti esposti e con l’app game “A Whale’s Journey” dedicata alla Balena Giuliana.
I Musei nazionali di Matera hanno affermato in questi anni il proprio impegno per l’inclusione e l’accessibilità, consolidando la propria missione di luogo della cultura aperto a tutti.
Aderendo alla rete “Museo per tutti”, i Musei hanno perseguito la finalità di rendere il Museo Archeologico Nazionale Domenico Ridola e il Museo di Palazzo Lanfranchi accessibili e fruibili in autonomia anche da parte delle persone con disabilità intellettiva, sia bambini che adulti.
Annamaria Mauro esprime un sentito ringraziamento a tutto lo staff dei Musei nazionali di Matera, alle istituzioni locali e nazionali per il supporto e la fiducia.