Il dipinto, datato all’inizio degli anni ’30 del XVII secolo, si inserisce nella produzione giovanile del pittore per la stretta ascendenza caravaggesca del
Il soggetto del dipinto, non frequente nei quadri di ambiente napoletano, è l'episodio della Genesi che narra del vecchio Giacobbe al quale viene mostrata la tunica del figlio Giuseppe, macchiata dai fratelli con sangue di capra.
Una suggestiva ipotesi vorrebbe riconoscere l’opera nel quadro ‘Giacob che vede la veste insanguinata di Giuseppe suo figlio mostratagli dai fratelli di esso’ di Mattia Preti, descritto da Bernardo De Dominici nelle ‘Vite de’ pittori del 1745, all’interno della lussuosa residenza partenopea di Giangiacomo de Marinis, marchese di Genzano e principe di Palazzo san Gervasio.