Il riferimento cronologico per la realizzazione del dipinto è l’importante episodio della commissione a Luca Giordano da parte del vicerè il Marchese del Carpio di organizzare per la Festa del Corpus Domini del 1684. Il celebre pittore progetta l’apparato della sontuosa festa barocca concependo 14 enormi tele, in cui l'innovazione è nel rapporto tra le figure, dipinte da lui e da Paolo de Matteis, e fiori, pesci, ortaggi, armenti, cacciagione e frutta. Chiama i maggiori specialisti del momento: Abraham Brueghel, Giovan Battista Ruoppolo, Giuseppe Recco, Francesco della Questa mantenendo ben saldo il timone dell'intera operazione, come testimonia il particolarissimo modo con cui si firma per l’occasione: Jordanus accordavit.
Bernardo De Dominici nelle Vite de' pittori 1742-45 in più occasioni ricorda questo importante episodio; nella vita di Brueghel scrive 'egli fu un de' bravi pittori scelti dal nostro Luca Giordano a compier la bella mostra dei 14 quadri, ove fece apparire quanto veramente sape, ed il suo componimento, e bella freschezza di colore’