Collezione D’Errico Museo nazionale di Matera sede Lanfranchi

Natura morta con un cane, un uccello, vasi di terracotta e un rilievo antico

Abraham Brueghel , ultimo quarto XVII secolo , Palazzo Lanfranchi

La grande e scenografica natura morta del maestro fiammingo è tra le opere più note e studiate della collezione e evidenzia l’evoluzione in senso barocco della natura morta meridionale.

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  • Abraham Brueghel
  • ultimo quarto XVII secolo
  • Piazzetta Pascoli, 1, 75100 Matera MT
  • Dipinto
  • Olio su tela
  • cd 233
  • 131x220 cm. - con cornice 155x244 cm.
  • Musei nazionali di Matera

Il gusto dell'assembramento mirabilmente caotico degli elementi della composizione, in cui inserisce elementi architettonici antichi e la presenza animata di un cane e un uccellino in volo, assume nelle opere napoletane del pittore una dimensione monumentale ed espande lo spazio della natura morta di fiori e frutti all'esterno, non di rado in grandi giardini pensili. Da notare la grande invenzione del fiordaliso in posizione obliqua che definisce lo spazio fa da contrappunto al cielo striato di tramonto e al tralcio di rose dipinti dalla parte opposta.

Il riferimento cronologico per la realizzazione del dipinto è l’importante episodio della commissione a Luca Giordano da parte del vicerè il Marchese del Carpio di organizzare per la Festa del Corpus Domini del 1684. Il celebre pittore progetta l’apparato della sontuosa festa barocca concependo 14 enormi tele, in cui l'innovazione è nel rapporto tra le figure, dipinte da lui e da Paolo de Matteis, e fiori, pesci, ortaggi, armenti, cacciagione e frutta. Chiama i maggiori specialisti del momento: Abraham Brueghel, Giovan Battista Ruoppolo, Giuseppe Recco, Francesco della Questa mantenendo ben saldo il timone dell'intera operazione, come testimonia il particolarissimo modo con cui si firma per l’occasione: Jordanus accordavit.
Bernardo De Dominici nelle Vite de' pittori 1742-45 in più occasioni ricorda questo importante episodio; nella vita di Brueghel scrive 'egli fu un de' bravi pittori scelti dal nostro Luca Giordano a compier la bella mostra dei 14 quadri, ove fece apparire quanto veramente sape, ed il suo componimento, e bella freschezza di colore’

Mostre

  • Napoli Pittura napoletana dei secoli XVII, XIVII, XIX secolo 1938
  • Matera, Per il Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata, giugno 1999-febbraio 2000
  • Matera Splendori del Barocco defilato. Arte in Basilicata e ai suoi confini da Luca Giordano al Settecento luglio ottobre 2009
  • Firenze, Splendori del Barocco defilato. Arte in Basilicata e ai suoi confini da Luca Giordano al Settecento luglio settembre 2010
  • Palazzo San Gervasio, Camillo d’Errico. Le passioni di un collezionista giugno 2014-aprile 2015

Bibliografia

  • Bernardo De Dominici,Vita de' pittori, scultori e architetti napoletani, Napoli 1742-45,  III, p. 294, 296, 298, 404, 416-418, 442, 520
  • Michele Spezzacatene, Palazzo, in Filippo Cirelli, Il Regno delle due Sicilie, Napoli 1853, p. 138 
  • Wart Arslan, Relazione di una missione artistica in Basilicata, in Campagne della Società Magna Grecia 1926-27, Roma 1928, p. 88
  • Sergio Ortolani, La mostra della pittura napoletana dei secoli XVII-XVIII-XIX, Napoli 1938, p.113, (p.328 sala XVI, n. 17 con il titolo Fiori e frutta, fig. a p. 178 per errore data a Andrea Belvedere e indicata con il titolo Frutta)
  • La Natura morta italiana, Alfieri & Lacroix 1964, p. 116 tav. 15/a
  • Raffaello Causa, La natura morta a Napoli tra Sei e Settecento, in Storia di Napoli, V/2, Napoli 1972 nota 77 a p. 1045-1046, fig.n. 431
  • Catalogo della Pinacoteca d'Errico, 1973, p. 24 n.233 (libretto rosa)
  • Luigi Salerno, La natura morta italiana (1580-1805), Roma 1984 p. 227
  • Nicola Spinosa, La pittura napoletana del Seicento, Milano Longanesi 1984 fig. 585
  • (foto Archivio Soprintendenza Beni Artistici e Storici 35766)
  • Laura Laureati, in La natura morta in Italia, a cura di F. Porzio, direzione scientifica di F.Zeri, Milano Electa, 1989 V/2 p. 788,  p. 934-935        
  • Lucio Galante, I dipinti napoletani della Collezione d'Errico (secc. XVII-XVIII), Galatina, Congedo editore 1992, p. 256-258, fig.n.177
  • Giulio Manieri Elia, Un esempio di mecenatismo meridionale. L'Ente Morale Pinacoteca d'Errico, in Studi in onore di Michele D'Elia, Matera 1996 fig. 7 e 8 pag. 489-490
  • Riccardo Lattuada, in Capolavori in festa. Effimero barocco a Largo di Palazzo (1683-1759), Napoli 1997 p.150-169
  • Riccardo Lattuada, in I dipinti della Collezione d’Errico di Palazzo san Gervasio, catalogo mostra ‘Per un museo….’, Paparo editore Napoli 1999, pp. 30-31
  • Riccardo Lattuada, in Dipinti della Collezione d'Errico, Paparo editore Napoli  2002, pp. 54-55
  • Milena Viceconte, in Splendori del Barocco defilato. Arte in Basilicata e ai suoi confini da Luca Giordano al Settecento, Firenze Mandragora 2009, p. 138 scheda e fig. n. 24, p.215
  • Achille della Ragione, La natura morta napoletana del Settecento, edizioni Napoli arte, 2010, p. 43-44 fig.n.58
  • Padula, in Camillo d’Errico. Le passioni di un collezionista De Luca Roma 2015, p. 58-59

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