Palazzo Lanfranchi
Palazzo Lanfranchi è un importante documento di storia dell’architettura materana che svela linguaggi e segni appartenenti ad epoche diverse. L’intero fabbricato è il risultato di una successione di “aggiunte” e “sottrazioni” diacroniche, il cui risultato ha determinato l’assetto attuale del complesso. La conoscenza delle fasi costruttive dell’edificio, acquisita sia mediante l’osservazione diretta dello stesso, sia con la ricerca storico-archivistica, è fondamentale per riconoscerne le stratificazioni e dunque per un corretto progetto di restauro. A testimoniare la diacronicità
delle costruzioni contribuiscono le diverse note di frammentarietà, come quelle delle coperture con tetti a padiglione che contrastano con le geometrie unitarie delle coperture degli interventi sei-settecenteschi, la geometria, la dimensione e le decorazioni delle aperture (dalle più piccole, di chiara derivazione monastica, a quelle più riccamente decorate appartenenti all’impaginato barocco).
Un Museo, quattro cantieri
Facciata e chiostro
Incrociando i dati dell’osservazione diretta con quelli derivanti da fonti bibliografiche ed archivistiche, si è potuto progettare in maniera critica gli interventi di restauro delle facciate.
Manufatti artistici
Sculture e lapidi in pietra calcarea, altari in marmo della Chiesa del Carmine, portone e bussola di ingresso alla Chiesa del Carmine sono i manufatti artistici oggetto di intervento.
Chiesa del Carmine
La Chiesa del Carmine è interessata da un diffuso fenomeno di risalita capillare che riguarda estesamente le due pareti nord ed est, con conseguenti scrostamenti e cadute di intonaco.
Altri interventi
Prevista la sostituzione degli infissi in legno, rispettando le dimensioni delle bucature e il disegno preesistente.