Il progetto

Il progetto ha come obiettivo il miglioramento delle condizioni di offerta e fruizione del Museo Nazionale d’Arte medievale e moderna della Basilicata, principale attrattore della città di Matera, Patrimonio Unesco dal 1993 e Capitale Europea della Cultura nel 2019, e della connessa infrastruttura che ospita i depositi e i laboratori di restauro del Museo, affinché i servizi connessi alla conservazione e al restauro del patrimonio dello stesso siano perfettamente efficienti e funzionali per garantire una efficace valorizzazione delle opere esposte.

Inoltre, altro obiettivo dell’intervento è la completa accessibilità fisica e culturale del Museo; il fine ultimo è rendere il Museo una struttura moderna, accogliente e dinamica grazie al potenziamento del servizio di accoglienza, con la realizzazione di una sala dedicata all’ingresso e di un punto ristoro connesso alla grande terrazza, e con la modernizzazione dei servizi legati all’offerta culturale, mediante una nuova e più efficiente biblioteca con attrezzata sala lettura.

Gli interventi previsti sono:

  • restauro conservativo delle superfici architettoniche delle facciate esterne e di quelle del chiostro;
  • restauro conservativo di alcuni manufatti artistici (lapidi e sculture in pietra calcarea; portone e bussola lignei, oltre che altari in marmo della Chiesa del Carmine);
  • sostituzione degli infissi in legno e in ferro con altri a taglio termico della stessa tipologia, materiali e dimensioni di quelli preesistenti e con sostituzione del vetro singolo esistente con vetrocamera; intervento finalizzato al risparmio energetico dell’intero fabbricato;
  • allestimento del chiostro, con mantenimento della stessa distribuzione spaziale tra percorsi pedonali e aree a verde e piantumazione di nuove specie arboree e arbustive autoctone;
  • restauro della Chiesa del Carmine con posa in opera di nuova pavimentazione, rimozione degli intonaci ammalorati dall’umidità di risalita e posa in opera di nuovo intonaco macroporoso; ancora, posa in opera di dispositivo di deumidificazione e controllo dell’umidità, agente in base alla tecnologia a neutralizzazione di carica;
  • operere murarie (le uniche previste) che riguardano il rifacimento dei bagni e in particolare la ridistribuzione dei tramezzi interni, posa in opera di nuova pavimentazione su quella esistente e di nuovi sanitari, con un’attenzione particolare alla minimizzazione degli interventi sulle murature esistenti.

Nel complesso, il progetto architettonico si ispira ai principi del minimo intervento, della reversibilità, della compatibilità fisico-chimica dei materiali e della riconoscibilità dell’intervento.

Gli interventi pregressi

Le superfici architettoniche di facciata sono state oggetto di due interventi che hanno riguardato rispettivamente, la facciata barocca su via Ridola nel 1997 e la facciata su piazzetta Pascoli nel 2012.

Il primo intervento ha riguardato il restauro del portale della Chiesa del Carmine e delle sue sculture, che è stato svolto in due fasi: la prima di pulitura superficiale e la seconda, nella parte bassa del portale, con la sostituzione di alcuni conci con nuovi inserti di pietra e successiva stuccatura. L’intervento ha previsto altresì la pulizia, il consolidamento e la reintegrazione delle parti mancanti fondamentali per la stabilità delle sculture del portale del Seminario, che sono state ricollocate nelle nicchie di pertinenza. L’intervento sulla facciata di piazzetta Pascoli ha riguardato il restauro del portale lapideo e del gruppo scultoreo sovrastante: si è effettuata la pulitura delle superfici, la rimozione di stuccature incoerenti e il rifacimento di parti mancanti.