Orari di apertura: Lun-Dom 9.00-20.00
Da dicembre 2022, nel Museo Archeologico nazionale “Domenico Ridola” è possibile visitare l’allestimento permanente “Giuliana degli Abissi”, a cura di Annamaria Mauro e Laura D’Esposito, dedicato al fossile della Balena Giuliana, scoperto nel 2006 sulle sponde del Lago di San Giuliano, a 8 km da Matera.
Il percorso espositivo si compone di quattro sale. La prima è dedicata alla scoperta del fossile e alle fasi del difficile recupero. Dopo lo scavo, completato nel 2011, i resti dell’animale furono consolidati, frazionati in blocchi, protetti con camicie di gesso e collocati all’interno di casse lignee costruite su misura e protette da un imballaggio di argilla espansa e schiuma di poliuretano.
Nella seconda sala il visitatore è accompagnato in un viaggio di grande impatto visivo attraverso una videoinstallazione immersiva ideata dal visual artist Silvio Giordano e realizzata da ETT SpA, azienda del Gruppo SCAI utilizzando tecniche differenti, dall’animazione 2D al 3D fotorealistico, passando per il compositing, le riprese video live e la motion graphic.
La terza sala è dedicata al paleoambiente, con l’esposizione di alcuni reperti riconducibili alla fauna e alle piante acquatiche dell’ecosistema in cui la balena è stata ritrovata. Attraverso un monitor il visitatore può inoltre seguire i lavori di restauro del fossile, eseguiti dalla ditta Lithos s.r.l, in corso nel laboratorio allestito nella Ex Palazzina Fio del Museo “Ridola”.
Nella quarta sala sono esposti i primi due reperti ossei integralmente restaurati: la bulla timpanica e l’omero dell’arto destro. Grazie ad un lungo e delicato intervento infatti, è stato possibile recuperare tutte le parti del cetaceo fossile giunte sino a noi: dodici vertebre toraciche, diverse costole, di cui una lunga oltre 3 metri, la pinna pettorale e gran parte del cranio.
Proprio il rinvenimento della bulla timpanica ha consentito di attribuire con sicurezza l’animale al genere Balenoptera la cui lunghezza presunta è di 26 metri e può essere assimilata all’odierna specie della balenottera azzurra. Gli specialisti confermano che la Balena Giuliana, probabilmente il più grande esemplare che abbia mai solcato le acque del mare che oggi chiamiamo Mediterraneo, visse nel Pleistocene inferiore, fra 1,5 e 1,25 milioni di anni fa ed aveva un peso compreso tra 130 e 150 tonnellate, contro le circa 100 tonnellate del più grande fossile dei dinosauri.
Il racconto dell’allestimento viene completato dal fumetto d’autore “La Regina degli abissi” (Osanna Edizioni) realizzato dall’illustratore e fumettista Giulio Giordano.